Come si definisce il Digital Aging? Come influisce nel mondo della medicina estetica?
Il digital aging è un termine relativamente nuovo che si riferisce all’impatto della tecnologia digitale sulla nostra vita quotidiana e sulla nostra percezione del tempo. In particolare, si riferisce alla sensazione che il tempo scorra più velocemente a causa dell’eccessiva esposizione alla tecnologia digitale.
Il digita aging può causare una maggiore ansia e stress, poiché siamo costantemente alla ricerca di nuove informazioni e di nuove esperienze, può influire sulla nostra capacità di concentrarci e di prendere decisioni importanti, poiché siamo costantemente distratti dalla quantità di informazioni che ci circondano, può anche avere un impatto sulla nostra capacità di memorizzare le informazioni.
Ci sono anche altre possibili conseguenze del digital aging. Ad esempio, può influire sulla nostra capacità di stabilire relazioni significative e durature, poiché siamo costantemente alla ricerca di nuove esperienze e di nuove informazioni. Inoltre, può influire sulla nostra percezione del valore del tempo, poiché siamo costantemente alla ricerca di esperienze sempre più intense e coinvolgenti.
Tuttavia, è importante notare che il digital aging non è necessariamente una cosa negativa. La tecnologia digitale può offrire molte opportunità e vantaggi, ad esempio una maggiore connettività sociale, una maggiore accessibilità all’informazione e una maggiore efficienza nelle attività quotidiane.
Ci sono anche modi per affrontare il digital aging e mitigarne gli effetti negativi. Ad esempio, si può cercare di limitare il tempo trascorso sui dispositivi digitali, ad esempio impostando limiti di tempo o programmando periodi di disconnessione. Inoltre, si può cercare di concentrarsi sulla qualità delle esperienze invece della quantità, cercando di trarre il massimo dalle attività che si svolgono senza distrarsi con altre attività digitali.

E in medicina estetica come può influire?
Il digital aging ha anche un impatto sulla medicina estetica e sull’industria del beauty. Con l’aumento dell’utilizzo dei dispositivi digitali, si è verificato un cambiamento nella percezione dell’immagine di sé e un aumento dell’attenzione verso la propria immagine digitale.
L’uso costante dei social media, ad esempio, ha portato a una maggiore esposizione alle immagini di altre persone e alla creazione di un’idea di bellezza ideale spesso irrealistica e inaccessibile. Questo ha portato molte persone a cercare di raggiungere questi standard estetici attraverso interventi di medicina estetica.
Inoltre, l’esposizione costante alla luce blu emessa dai dispositivi digitali ha portato alla comparsa di nuovi problemi estetici, come la comparsa di rughe, macchie cutanee e alterazioni della pigmentazione. Questi problemi sono causati dall’effetto dannoso della luce blu sulla pelle, che può accelerare il processo di invecchiamento cutaneo.
Come è possibile influisca sulla nostra pelle?
I dispositivi digitali emettono radiazioni elettromagnetiche ad alta intensità chiamate HEV, con lunghezza d’onda tra 380 e 500 nanometri, simili ai raggi UVB/UVA. Anche il sole emette luce blu o HEV, ma ad una intensità molto inferiore rispetto alle fonti artificiali. Inoltre, le luci LED a bassa energia sono anche fonte di HEV.
Le radiazioni elettromagnetiche emesse dai dispositivi apportano energia che viene parzialmente riflessa e parzialmente assorbita dagli oggetti che si trovano sul suo percorso. L’energia assorbita dai tessuti biologici può provocare effetti chimici e termici, causando danni alle strutture vitali quando superano certi livelli di esposizione. A differenza dei raggi UVB/UVA, la luce blu non produce effetti visibili sulla pelle, come eritema o abbronzatura, il che la rende più insidiosa.
A basse dosi di HEV in modo continuativo e cumulativo producono un danno maggiore rispetto ad alte dosi una tantum. Un’ esempio è che l’esposizione per 8 ore per 4 giorni alla luce blu provoca gli stessi danni di 20 minuti di esposizione ai raggi UV della luce solare alle ore 13.
La luce blu emanata dai display dei dispositivi elettronici è meno potente rispetto alla luce blu-violetta naturale, rappresentando solo il 18% dei raggi HEV a cui siamo esposti quotidianamente. Tuttavia, l’utilizzo massiccio e continuativo dei display può comunque danneggiare la pelle, poiché costituisce un’aggiunta alla luce blu naturale che colpisce la pelle.
Quali sono i sintomi del digital aging?
Il digital aging si manifesta con rughe, colorito spento, iperpigmentazioni, occhiaie e doppio mento, la formazione del doppio mento, rughe di espressione.
Come può fare danni la luce blu?
La luce blu, o HEV (High Energy Visible) è una forma di radiazione elettromagnetica a breve lunghezza d’onda presente nella luce solare e nei dispositivi digitali come computer, smartphone e tablet.
La luce blu può anche provocare stress ossidativo, che si verifica quando i radicali liberi danneggiano le cellule del corpo. Il risultato di questo stress ossidativo è una diminuzione della produzione di collagene, che è una proteina essenziale per la salute della pelle. La riduzione della produzione di collagene può causare la comparsa di rughe, la perdita di tono cutaneo e la comparsa di macchie cutanee.
Infine, la luce blu può anche influire sui cicli circadiani del corpo, che sono i processi biologici che regolano il nostro ciclo sonno-veglia. L’esposizione alla luce blu prima di dormire può disturbare i cicli circadiani, interferendo con il sonno e provocando stanchezza e stress. Questo può avere conseguenze negative sulla salute della pelle, poiché la mancanza di sonno può influire sulla capacità della pelle di rigenerarsi e ripararsi.
La medicina estetica ha sviluppato soluzioni per contrastare gli effetti del digital aging sulla pelle. Ad esempio, sono stati sviluppati trattamenti specifici per combattere i segni del photoaging, come laser e trattamenti a base di acido ialuronico. Inoltre, sono stati sviluppati prodotti e tecniche specifici per ridurre l’aspetto dei difetti cutanei legati all’esposizione alla luce blu.
La medicina estetica non può rincorrere standard irrealistici!
Tuttavia, è importante notare che la medicina estetica non dovrebbe essere utilizzata per cercare di raggiungere gli standard estetici irrealistici promossi sui social media o per contrastare i segni di invecchiamento causati dall’abuso di dispositivi digitali. La medicina estetica dovrebbe essere utilizzata solo per migliorare la salute e l’aspetto della pelle, senza cercare di raggiungere standard irrealistici o di invertire completamente il processo di invecchiamento.
Il digital aging ha un impatto importante sulla medicina estetica…
In conclusione, il digital aging ha un impatto sulla medicina estetica, portando molte persone a cercare soluzioni per contrastare i segni dell’invecchiamento cutaneo causati dall’utilizzo dei dispositivi digitali. Tuttavia, è importante mantenere un approccio equilibrato e realistico alla medicina estetica e non cercare di raggiungere standard estetici irrealistici. Inoltre, è importante prendersi cura della propria pelle e limitare l’utilizzo dei dispositivi digitali per ridurre i danni causati dalla luce blu e dal digital aging.
L’uso di quantità eccessive di filler dermici per aiutare ad alleviare le pieghe della marionetta o alzare gli angoli della bocca non è più visto come il modo migliore per ridurre l’aspetto delle linee e delle pieghe della marionetta.
Tech Neck, cos’è?
l “tech neck” (letteralmente “collo tecnologico” in inglese) è un termine usato per descrivere una serie di sintomi correlati all’uso eccessivo di dispositivi tecnologici come smartphone, tablet e computer portatili.
In particolare, il tech neck si riferisce alla tensione e allo stress muscolare che si verifica nella parte superiore della schiena, nella regione del collo e delle spalle, causati dalla postura sbagliata durante l’uso di questi dispositivi.
Quando una persona si china sulla scrivania o guarda lo schermo del suo dispositivo mobile per un lungo periodo di tempo, si crea una pressione sui muscoli e sulle vertebre del collo, che può portare a una serie di problemi, tra cui dolore al collo, alle spalle, alla schiena e persino mal di testa.
Per prevenire il tech neck, è importante adottare una postura corretta durante l’uso di questi dispositivi, fare pause frequenti e praticare esercizi di allungamento per mantenere la flessibilità dei muscoli del collo e delle spalle.
In medicina estetica, il termine “tech neck” si riferisce alla comparsa di rughe e pieghe sulla pelle del collo e del mento, causate dall’uso ripetitivo di dispositivi tecnologici e dalla posizione del collo durante l’utilizzo.
L’esposizione ripetuta alla luce blu emessa dagli schermi dei dispositivi tecnologici può anche causare una maggiore produzione di radicali liberi nella pelle, che possono contribuire all’invecchiamento cutaneo e alla comparsa di rughe.
Per trattare il tech neck in medicina estetica, sono disponibili diverse opzioni, tra cui:
- Iniezioni di tossina botulinica: Questo trattamento può aiutare a rilassare i muscoli del collo, riducendo l’aspetto delle rughe e delle pieghe.
- Filler: Gli acido ialuronico o altri tipi di filler possono essere utilizzati per aumentare il volume nella zona del mento e del collo, migliorando la definizione del profilo.
- Trattamenti laser: I trattamenti laser possono essere utilizzati per stimolare la produzione di collagene nella pelle del collo e del mento, migliorando l’elasticità e la tonicità della pelle.
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