Quali sono le complicanze dei filler? Si può davvero “make it easy”?

Cerchiamo di scoprirlo assieme!

Per quanto le aziende produttrici si sforzino a produrre filler sempre più avanzati tecnologicamente e sicuri, le complicanze in medicina estetica son sempre dietro l’angolo.

D’altra parte, in medicina non esiste un trattamento sicuro al 100% e questo è dovuto a tantissimi fattori, pensiamo anche solo a quanto siamo diversi gli uni dagli altri (variabilità interindividuale).

Sicuramente, questo post non vuole essere un modo per banalizzare gli effetti avversi, ma cercherò di riportare qualcosa che può essere capitato nella vita dei pazienti correlandolo alla letteratura scientifica.

ATTENZIONE: non prendete questo post come un’indicazione a fare o non fare qualcosa, quando percepite una stranezza dopo un trattamento DOVETE rivolgervi al vostro Medico Estetico di fiducia.

 


“Sento come una pallina…”

Probabilmente è una delle eventualità più comuni, sentire una sfera più o meno grande nell’area di iniezione.

  • Ematoma

Come sapete, per quanto un medico stia attento, l’ematoma è decisamente probabile in un trattamento in cui si usano degli aghi. La soffusione emorragica spesso visibile in superficie, può però rimanere nascosta in profondità. L’area rimane dolorosa per qualche giorno, per poi tornare allo stato precedente.

  • Malposizionamento o dislocamento

Sulle labbra molto spesso porta alla formazione di “sacche” visibili sia in statica, che in dinamica, poco piacevoli alla vista.

L’acido ialuronico deve essere disposto su piani ben precisi. Anche la tipologia di acido ialuronico varia enormemente in relazione all’utilizzo che se ne deve fare. Vale sempre la pena farsi spiegare molto bene il tipo di prodotto che viene utilizzato, non esistono poi tante aziende produttrici con una buona storia scientifica alle spalle.

Per nostra fortuna, in questo caso molto spesso è sufficiente massaggiare la zona in modo efficace per ridistribuire il materiale. Se così non fosse, sarà necessario intervenire diversamente.

  • Ipercorrezione

In questo caso è tutto dovuto al trattamento fatto.  Spesso vogliamo fare tanto e velocemente oppure troppo, fatevi assistere dal medico che avete davanti. Molto spesso conviene fare trattamenti in più sedute, anche se questo dovesse risultare in un costo maggiore, sarà sicuramente più apprezzabile il risultato.

Gli effetti collaterali non si limitano però a questo!

  • Discromie

Come il caso del malposizionamento, anche in questo caso si tratta di un posizionamento spesso errato del materiale.

L’effetto Tyndall cos’è?

“L’effetto Tyndall è un fenomeno di diffusione della luce dovuto alla presenza di particelle, di dimensioni comparabili a quelle delle lunghezze d’onda della luce incidente, presenti in sistemi colloidali, nelle sospensioni o nelle emulsioni.”

In altre parole, il materiale messo sotto la cute è così superficiale da riuscire a interagire con la luce ambientale e “diffonderla”, un po’ quando usate gli abbaglianti nella nebbia. Riportandolo al nostro ambito, questo effetto mostra una colorazione bluastra della cute.

  • Herpes

Ricordatevi sempre di raccontare al vostro medico di riferimento anche le cose che vi sembrano “piccole”. Una buona visita inizia sempre con una parte noiosa: l’anamnesi. In questa fase il medico ha la possibilità di conoscervi e capire se ci sono fattori che possono influenzare il risultato in modo negativo o, ancora peggio, pregiudicare la vostra salute.

L’Herpes Symplex Virus (il virus che causa la classica e fastidiosa eruzione cutanea) è molto diffuso nella popolazione mondiale: tra il 60% e il 95%. Esso può restare silente a lungo nei gangli nervosi, riattivandosi in concomitanza di cali delle difese immunitarie, periodi di stress, affaticamenti.

Un ago è uno stress. Il filler è uno stress. Non tanto per noi, a livello macroscopico, ma per le nostre cellule e l’ambiente in cui sono immerse, a livello microscopico!

Ho dei puntini rosei sulle labbra, dopo il filler son più evidenti, cosa sono?

In questo caso, non è colpa del filler, almeno non direttamente.

Quei puntini con buona probabilità c’erano già prima e sono i granuli di Fordyce.

I granuli di Fordyce sono piccoli aggregati di ghiandole sebacee che si trovano in una posizione atipica, non associata ai follicoli piliferi e prive di comunicazione con l’esterno. Questi aggregati di ghiandole sebacee sono un fenomeno quasi fisiologico che interessa gran parte della popolazione. I granuli di Fordyce possono assumere l’aspetto di macchie o protuberanze, con colorazioni bianco-giallastre o rosse e dimensioni comprese tra 1 e 3 millimetri.

I granuli di Fordyce sono più frequentemente presenti sulle zone genitali (corpo del pene e scroto nell’uomo, e vulva nella donna), alcune parti del viso, le labbra e la mucosa orale. Non causano sintomi come dolore, prurito o infezioni e, sebbene possano essere percepiti come un inestetismo, non richiedono una terapia medica. La diagnosi è immediata tramite esame obiettivo.

I granuli di Fordyce si formano principalmente sul bordo del vermiglio del labbro superiore, a livello dell’esterno delle labbra. Il bordo del vermiglio rappresenta la linea che separa la pelle normale dalla regione di colore rosa-rosso che circonda la bocca, sia nella parte superiore che in quella inferiore.

Per questo motivo dopo il filler possono essere più evidenti: la mucosa viene volumizzata e queste ghiandole “dilatate”, quindi appaiono più visibili.

Purtroppo, non ho finito…

…ma questo già dovrebbe farci capire quanto spesso sottovalutiamo il trattamento medico estetico.

  • Reazioni allergiche
  • Noduli tardivi
  • Ascessi fluttuanti e non fluttuanti
  • Biofilm e infezioni del materiale
  • Granuloma
  • Ostruzione vascolare e necrosi

Questo post non voleva certo fare terrorismo, ma riportare alla realtà quello che spesso viene banalizzato: il trattamento medico estetico.

Complicanze articolo Synolon

Synolon Medicina Estetica S.r.l.
IG: synolonmedicinaestetica
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Tel: +39 371 38 06 726

Dir. San. Dott. Lorenzo Spadotto
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DrLorenzoSpadotto

DrLorenzoSpadotto

Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Padova, durante questi anni approfondisce la branca chirurgica. Approfondisce poi la Medina Estetica con un Master presso l'Università degli Studi di Parma, la Scuola Superiore Post-Universitaria in Medicina Estetica “Agorà” di Milano e la Società Italiana di Mesoterapia.

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