“Dottore, vorrei spostare questa ciccia da qua … a qua. Si può?”
Dal 1980 il trapianto autologo di grasso è uno degli interventi più effettuati. Nel 2009 il 5,9% delle procedure estetiche non chirurgiche.
Quindi davvero possiamo ringiovanire con il nostro grasso?
Vediamo assieme pro, contro, costi e qualche spunto di riflessione.
PRO
Filler ideale?
Ha sicuramente qualche caratteristica del filler ideale: si integra naturalmente con il tessuto, è proprio del paziente (autologo) ed è 100% biocompatibile.
È completamente riassorbibile.
Nel senso che la quota che non attecchisce viene naturalmente smaltita dal nostro organismo.
Bio-attivo
Non solo svolge la sua attività di volumizzante, è composto da differenti tipi di cellule il tessuto adiposo e, in particolare, le cellule staminali adipocitarie sono simili alle cellule staminali mesenchimali. Questo le rende altamente utili in terapia rigenerativa.
CONTRO
Non tutte le ciambelle…
…escono col buco. Le procedure di trapianto autologo di grasso hanno risultati variabili. Il riassorbimento della quota di grasso trapiantata può arrivare anche al 70% e in un anno diversi studi hanno riportato un riassorbimento tra il 30% e il 70%.
Perché?
Dobbiamo pensare a come il grasso viene raccolto: sostanzialmente aspirato e strapazzato prima di essere inserito nel tessuto di destinazione.
Durante questa procedura traumatica per le cellule, molte di queste si rompono e muoiono. Quante? Impossibile determinarlo a priori!
Inoltre, le cellule vive devono essere poste a contatto con dei vasi sanguigni per rimanere …vive.
Per cosa possiamo usare questa tecnica?
Ricostruzione mammaria dopo interventi demolitivi. Il trapianto di grasso autologo è effettivamente un materiale ideale per ridare il giusto profilo alla mammella. Purtroppo, anche in questo caso il grado di riassorbimento varia dal 50 al 90%; d’altra parte, la presenza delle cellule staminali adipocitarie aiuta nel trattamento di cicatrici.
Infatti, il trapianto di grasso autologo viene usato anche nella terapia dei danni da ustione. Possiamo ricostituire i depositi di grasso persi nella lipodistrofia associata ha HIV.
E in medicina estetica?
Effettivamente, il trapianto di grasso autologo ha un suo ruolo anche nel ringiovanimento del volto.
Cosa significa ringiovanimento del volto?
Quando sentiamo queste parole ciò a cui non dobbiamo pensare è una bacchetta magica. Il ringiovanimento del volto è un obiettivo a cui si ambisce grazie ad un insieme di tecniche chirurgiche e medico estetiche e cosmetiche.
Gli obiettivi sono migliorare l’aspetto più superficiale della cute, trattarne le discromie causate dal photoaging, migliorare l’aspetto di solchi e rughe, prevenire o rallentare l’aging cutaneo.
Perché usare il grasso autologo?
Il motivo è presto detto: cellule staminali adipocitarie, che possono spingere il tessuto a rinnovarsi.
Quali sono i problemi di questa tecnica?
Purtroppo, la tecnica non è esente da problematiche. Il grasso può accumularsi in modo irregolare (da un lato può riassorbirsene di più, ad esempio), può morire (necrosi) perché non raggiunto da vasi sufficiente.
Microfat e ultra-micro fat technique.
Con questi termini, sostanzialmente, si intende la distruzione dei lobuli adiposi post-raccolta, così da esporre quante più cellule adipose sul letto del tessuto destinatario. In altre parole, a differenza di quanto dicevamo prima sul “preservare” l’integrità delle strutture adipose, qui cerchiamo di distruggerle il più possibile.
Lo so, vi sto facendo confusione. It’s science, baby.
Attualmente, l’uso di queste tecniche può avere indicazione per il semplice ringiovanimento del volto e non per la volumizzazione, proprio perché ci troviamo davanti a un mega frullato di cellule staminali.
Quale indicazione per il lipofilling?
Sicuramente, la principale è il trattamento dell’area perioculare (spesso assieme a una blefaroplastica). Segue il ringiovanimento delle mani, rinoplastica, aumento del volume delle mammelle e dei glutei o correzione di asimmetrie.

Complicazioni
Cellulite nel sito da cui preleviamo il grasso, intorpidimento transitorio della zona, infezioni nei siti di prelievo e inoculo, formazione di cisti, necrosi adipocitaria e riassorbimento del tessuto trapiantato.
Secondo alcuni studi, il 24% dei pazienti ha necessità di ripetere il trattamento.
Conclusioni
Viene naturale chiedersi, ma quindi… meglio un filler a base di acido ialuronico o un trapianto autologo di grasso (lipofilling)?
Secondo me, la risposta dipende da vari fattori.
Sicuramente il lipofilling offre una durabilità superiore, ma è gravato da una variabilità maggiore.
Per intenderci, l’acido ialuronico dura meno 6-12-18 (?) mesi, ma so quanto utilizzo nel tessuto e generalmente il volume rimane stabile con un graduale di riassorbimento. Nel lipofiller non so cosa aspettarmi, ma ciò che rimane… rimane là per “sempre”.
Non di poco conto i costi.
Un lipofilling viso in cliniche specializzate costa dai 1500 ai 4500 euro (a seconda delle zone), il filler dai 250 ai 300 euro.
Synolon Medicina Estetica S.r.l.
IG: synolonmedicinaestetica
segreteria@synolon.it
Tel: +39 371 38 06 726
Dir. San. Dott. Lorenzo Spadotto
O.M. di Venezia n. 7112
IG: drlorenzospadotto